FORTUNATO DEPERO FUTURISTA

Quando si parla di Depero è quasi normale asccostarlo immediatamente al futurismo , il movimento lanciato da Marinetti nel 1909 .Del resto la sua adesione al futurismo è nota , e la sua fede nel futurismo ed in Marinetti altrettanto nota e dichiatrata sin o agli ultimi anni della sua vita.Tuttavia , da quando gli studi e le esposizioni sull'artista hanno ampliato l'orizzonte d'indagine , è emerso chiaramente come l'appellativo di futurista fosse , per Depero , sostanzialmente di natura onnicomprensiva , tendente cioè a qualificare in un modo del tutto indifferenziato il suo percorso creativo per circa 45 anni , dal 1913 al 1959 . Che si trattasse , però , di una forzata incasellatura nell'ortodossia futurista , emerge chiramente da una lettura disincatata dei materiali , cioò delle oepre , tanto che si potrebbe perfino lanciare in una domanda semplice , ma Depero , poi , fu veramente futurista?
Fu la grande carica rivoluzionaria e ribellistica insita nei proclami di fuoco lanciati da Marinetti che fa leva su di un giovane studente ed artista italiano dei territori d'Austria che vede nel futurismo un insostenibile alleato nella lotta alla redenzione della minoranza italiana del giogo secolare di un grande impero sulla via dello sfascio .Vocazionalmente scultore , con grande propensione al volume ed un sebsi plastico innato , Depero rimane folgorato dalle sculture rivoluzionarie di Boccioni , più che dalla sua pittura , allorquando ne visita la mostra nel dicembre del 1913 alla Galleria Sprovieri di Roma. In seguito ci fu l'incotro con Balla , che lo fa muovere verso volute plastiche - dinamiche a tinte piatte , e nei colori più accesi possibili , diventanto suo artista di riferimento .
Ben presto ò'artista roveretano , sperimentatore indomito , riesce a scrollarsi di dosso ogni possibile ascendenza e definire quel suo particolare stile noto oggi come stile Depero .Grande versatilità , che gli permette di giocare iconograficamente in più ambiti di applicazione , quindi le ideazioni teatrali , le marionette , i robot , spaziano con estrema facilità tra arazzi , deipinti e manifesti pubblicitari , sempre con ugale dignità . C'è il filone grafico degli anni 1914-1917 dai crudi bianco - neri , dalle ascendenza espressioniste con contaminazioni futuriste . Poi c'è il primo periodo astratto , sperimentato con Balla , tra il 1914-1916 , poi abbandonato per rientrare in un figurativo fantastico , meccanico e robotico .Vi è poi l'esperienza di Viareggio ed i fugaci contatti con De Chirico che portano Depero ad un ascendenza metefisica e crepuscolare , poi segue il periodo caratterizzato da una componente fortemente meccanica e metallica .Tra il 1928-1930 , vi è il primo soggiorno newyorkese , dove ci fu un allontanamento dalla pittura per dedicarsi alla scenografia ed alla pubblicità.
Al suo rientro in Italia , non si riconosce nel nuovo corso del futurismo , l'aeropittura , pur avendone sottoscritto il manifesto , troppo legato alla terra per andare in aria , troppo concreto per amare la velocità , insomma Depero era certamente un sincero aderente al futurismo , ma la sua arte era solo incidentalmente futurista , o meglio era puro e semplice stile Depero .
Dagli anni trenta , sono chiese e casolari i nuovi temi pittorici preferiti dall'artista , alternatasi da nature morte intrise di climi aurorali tra il metafisico ed il surreale .Dagli anni '40 Depero si da ad un realismo quasi didascalico , con ritratti , studi anatomici e naturalistici  e infine si cimenta nella grande opera di auto-storicizzazione .
Depero fu sempre ed esemplarmente sè stesso , ma sia per pigrizia che per semplicità , lo definiremo ancora una volta futurista .

01.03.2021